La preside Revello trasferita!

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L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha pubblicato le Assegnazione dei  nuovi incarichi dirigenziali per l’anno scolastico 2016-17. Patrizia Teresa Revello, già Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo De Amicis di Luserna, è finalmente stata trasferita a Saluzzo!

Bene. Una scelta saggia. Il clima a Luserna era ormai impossibile ed era necessario dare un taglio netto per evitare un nuovo anno scolastico difficile per i ragazzi, per le famiglie, per gli insegnanti e il personale ata di quella scuola. Il conflitto tra la Dirigente e una parte importante delle altre componenti della scuola era ormai chiaramente insanabile.

A questo punto si può dire che la lotta civile di molti genitori e del personale della scuola per difendere gli spazi di partecipazione e di democrazia all’interno della scuola di Luserna ha vinto.

Ha vinto chi pensa che la scuola non sia una proprietà privata del Dirigente Scolastico (direzione in cui va la scuola con la riforma Renzi), ma un bene comune.

Ha vinto chi pensa che la comunicazione tra le diverse componenti della scuola, ognuno nel suo ruolo, non sia un semplice fatto formale, ma una questione importante di cui avere cura.

Ha vinto chi pensa che la democrazia si difende spanna a spanna, e la partecipazione si conquista.

Ha vinto chi pensa che non si possa governare una scuola contro genitori e insegnanti e chiamando i carabinieri per allontanarli dalla scuola al termine di un Consiglio di Istituto o con comportamenti antisindacali.

Siamo orgogliosi, come Comitato beni comuni Val Pellice, di essere stati al fianco di chi ha condotto in prima persona questa lotta e di aver dato il nostro piccolo contributo, con il dossier Lotte civili all’IC De Amicis di Luserna e con l’azione della consigliera comunale Irene Caffaratti, per chiarire che quella lotta riguardava tutti, proprio come la difesa del territorio, del treno o degli ospedali.

  • Chiediamo fin d’ora che chi sostituirà la ex Dirigente Scolastica Revello  abbia l’umiltà di apprendere la lezione, che si volti pagina davvero e che trasparenza, comunicazione, partecipazione e condivisione delle scelte della scuola non siano parole vuote o pratiche formalistiche, ma qualcosa di reale.
  • Invitiamo la dott.ssa Revello (che ovviamente, come spesso succede in Italia ai dirigenti, non ha certo perso il suo posto ma è stata semplicemente spostata, al di là della retorica della ministra Madia) a ripensare e a riflettere a fondo su questa vicenda, per non riproporre ulteriormente, dopo Barge e Luserna, le stesse modalità di dirigenza che è evidente non possono che creare problemi.
  • Chiediamo che siano ritirate le denunce penali che la ex Dirigente Revello avrebbe sporto contro alcunei dei cittadini che hanno preso parte a questa lotta civile.

Lotte civili nella scuola De Amicis di Luserna

Lotte civili è il titolo di un libro di Edmondo De Amicis, l’indimenticabile autore di Cuore (e del grandioso personaggio Franti, colui che rise della morte del re) che ha dedicato alle nostri valli pagine indimenticabili (La Ginevra italiana, Le termopili valdesi).

E Lotte civili nella scuola De Amicis di Luserna è il titolo del nostro dossier.

Infatti  una stagione di lotte civili ha avuto per protagonisti negli ultimi due anni genitori di allievi e insegnanti tenaci e attivi dell’Istituto Comprensivo De Amicis di Luserna, che stanno conducendo una importante mobilitazione per arginare le modalità burocratiche e verticistiche della Preside (Dirigente scolastica) Revello e per difendere i diritti dei loro figli e per mantenere spazi di azione partecipativa e democratica, che anche grazie alla legge 107 (la riforma Renzi, immotivatamente chiamata “Buona scuola”) si stanno sempre più restringendo.

Non possiamo che essere ammirati da questi genitori e insegnanti e solidarizzare con loro, raccontando e documentando la loro azione.

Ci è sembrato interessante anche ricostruire la battaglia scoppiata sulla questione della mensa scolastica (tema quanto mai importante!), servizio organizzato dal Comune di Luserna, e del Regolamento della Commissione mensa. Anche in questo caso, solo il coordinamento tra l’azione dei genitori e degli insegnanti e l’azione in commissione della consigliera comunale Irene Caffaratti, ha permesso che quella Commissione sopravvivesse in termini accettabili, e che un altro spazio di partecipazione non venisse chiuso.

Infine c’è una proposta, per non perdersi di vista… Da un po’ di tempo si sussurra di dover accorpare le scuole elementari (almeno) di Luserna per problemi di sicurezza nell’ex Istituo Alberti. Apriamo una discussione pubblica, perché scelte di questa importanza possano essere fatte con modalità partecipata e radicalmente (e non solo formalmente) democratica.

Inoltre il comitato si sta attivando presso il comune per poter visionare, insieme ad una delegazione pubblica, i locali dell’Alberti dall’interno in modo da avviare realmente un processo democratico che guidi coscientemente le scelte che verranno fatte su un argomento così importane e delicato nell’interesse dei più piccoli. 

Questo dossier, disponibile QUI, è dedicato ha chi ha speso tempo, energie e passione per intraprendere delle lotte giuste!

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