Nessuno fuori dalla PMT (EX BELOIT)!

Riceviamo e diffondiamo, sostenendo con fora i lavoratori della PMT:

NESSUNO FUORI DALLA PMT (EX BELOIT)

La PMT storica azienda di Pinerolo è fallita.

Tutti i tentativi di arginare la grave crisi degli ultimi anni non sono serviti. Non devono essere sempre i lavoratori a pagare. Hanno già pagato a sufficienza in tutti questi anni.

All’unica azienda interessata a rilevare la PMT diciamo che nessun lavoratore deve essere lasciato fuori e ci sono le condizioni e competenze per proseguire.

Alle Istituzioni il compito di trovare gli ammortizzatori sociali purtroppo molto tagliati e impoveriti dalle ultime “Riforme del governo Renzi”, e sostenere il piano industriale esistente.

Alle lavoratrici e ai lavoratori PMT il compito di lottare per difendere il loro lavoro oggi, e per i giovani domani.

Agli altri lavoratori, studenti, chiese, forze politiche, associazioni e a  tutta la cittadinanza, il dovere di sostenere la lotta per il futuro non solo della fabbrica, ma di tutto il territorio.

Per questi obbiettivi vi invitiamo ad una manifestazione cittadina 

SABATO 18 FEBBRAIO  2017

 ORE 9.30  APPUNTAMENTO  AL PALAZZETTO DEL GHIACCIO.

Si prosegue tra le scuole per invitare gli studenti.

Corteo per le vie di Pinerolo

Conclusione in Piazza Facta

L’INSIEME DEL TERRITORIO AVRA’ FORZA E SPERANZA PER UNA SOLUZIONE POSITIVA OGGI E IN FUTURO

Lavoratrici, lavoratori, presidio PMT

La giunta di Torre Pellice nega la biblioteca ai “NOTAV”

Venerdì 23 si è svolta una bella serata Notav, con la proiezione del documentario “Archiviato” e la partecipazione tra gli altri di Claudio Novaro, avvocato di Torino, Livio Pepino, storico ex magistrato di Magistratura Democratica, e Alberto Perino, uno dei portavoce del movimento contro il treno ad alta velocità. La serata si è svolta nella sala della società operaia di mutuo soccorso, in via Roma a Torre Pellice, dopo che la giunta ha deciso di non concederci la sala della biblioteca Filippo Scroppo. Qua sotto riportiamo il comunicato che abbiamo letto per denunciare la censura della giunta di Torre Pellice, la sua ottusità e chiusura nei confronti delle voci critiche, e soprattutto la sua pretesa di gestire una sala apparentemente pubblica come un bene privato. In ogni caso c’è stata una bella partecipazione e dibattito, e Alberto Perino ha iniziato la serata dichiarando di essere contento di trovarsi in una sala che sapeva di storia operaia e proletaria, in una sala che sa di lotte. Ci spiace per l’assenza di buona parte della “sinistra” di valle, che ancora una volta perde l’occasione per confrontarsi e aggiornarsi su temi di fondamentale attualità.

Ecco il comunicato letto nella serata di venerdì 23 settembre:

Goffo tentativo della giunta PD di Torre Pellice di non far parlare i No Tav.

Che il PD piemontese veda nel movimento No Tav un vero nemico, era cosa nota. Ma qui a Torre Pellice tutto questo assume un volto grottesco.

Venerdì sera a Torre Pellice parleranno Alberto Perino, storico leader No Tav, e Livio Pepino, notissimo ex magistrato. Presenteranno il documentario “Archiviato. L’obbligatorietà dell’azione penale in Valsusa” che affronta il delicato tema della tutela giudiziaria delle persone offese dai reati commessi dagli agenti e dai funzionari appartenenti alle varie forze dell’ordine e per farlo si avvale di immagini e documenti, per lo più inediti.

Questa serata si svolgerà presso la Società Operaia di via Roma 7 e non, come previsto e richiesto, nella Galleria Scroppo.

Il documentario ,che nei prossimi giorni sarà visto in Senato a Roma, a Torre Pellice non si può infatti  vedere in una sala di proprietà del Comune, perché nel volantino di convocazione c’è il simbolo No Tav!

Così ci è stato spiegato. Esattamente così. Altre associazioni o gruppi sì, ma il simbolo No Tav è inaccettabile per la giunta comunale PD (la giunta, non il consiglio comunale!) di Torre Pellice. Questo era il nodo del problema. E ci è stato detto chiaramente da un membro della giunta. Il resto è fuffa, aria fritta.

Ci è stato spiegato che avremmo dovuto togliere il simbolo no tav, magari dire che Alberto Perino è un capo scout, per far passare la nostra richiesta. Un invito all’ipocrisia, insomma.

Ma noi non abbiamo nulla da nascondere: appoggiamo da sempre il movimento no tav e le sue lotte, siamo stati con loro a Venaus nel dicembre 2005, eravamo a Chiomonte il 3 luglio 2011, ed eravamo quest’estate al Festival Alta Felicità. Siamo stati a mille iniziative e  marce. Siamo ammirati dalla determinazione, dalla fantasia, dalla durata di quel movimento.

Questo è l’ennesimo tentativo, goffo e penoso,  da parte del Partito Democratico (e dei suoi epigoni locali) di non riconoscere la realtà che il movimento No Tav  è un grande movimento sociale, profondamente radicato nel territorio, che esprime una enorme capacità di iniziativa e di mobilitazione, un movimento che dura da oltre dieci anni, a cui sono stati dedicati decine di libri, e che nessun rifiuto o divieto lo può fermare.

Una ottusità incredibile, che non riesce a farsi una ragione che l’attuale sindaca di Torino è No Tav, il sindaco di Pinerolo è No Tav, il sindaco di Grenoble è contro la Tav, che in Parlamento siedono ormai decine di parlamentari No Tav.

Se non fosse grottesco, ridicolo,quella della giunta PD di Torre sarebbe una scelta  grave, un vero e proprio atto di censura, intollerabile.

Questo goffo tentativo di  non concedere la Sala della Galleria Civica Scroppo, nonostante che non fosse utilizzata nella  serata di venerdì, non ci scompone. Faremo la nostra serata alla Società Operaia.  Arroganza e arbitrio non ci zittiranno certo.

Se si voleva affermare che i beni comuni di Torre Pellice sono cosa vostra, teneteveli stretti. Ma sapete certo che siete nel torto.

Torre Pellice, 23 settembre 2016

Foto Marco Alpozzi - LaPresse 23 03 2013 Torino Cronaca I deputati del Movimento 5 Stelle, visitano il cantiere LTF del TAV Torino-Lione a Chiomonte Nella foto: Area del cantiere Foto Marco Alpozzi - LaPresse 23 03 2013 Turin News Member of "Movimento 5 Stelle", visit the LTF construction site of TAV Torino-Lione in Chiomonte In the picture: Construction Site

Venerdì 23 serata NO TAV a Torre Pellice

Venerdì 23 settembre 2016 a Torre Pellice alle ore 21 presso la storica Sala della Società Operaia del Mutuo Soccorso in via Roma 7, si svolgerà un incontro sui temi No Tav. Verrà proiettato il video “Archiviato” e parteciperanno tra gli altri Alberto Perino e l’ex magistrato Livio Pepino.
Vi invitiamo a partecipare e a diffondere la notizia, sarà l’occasione anche per fare il punto sulla situazione del movimento Notav, vista anche la recente notizia degli arresti domiciliari per Nicoletta Dosio, a cui va la nostra solidarietà.
serata NOTAV

per Giulio Regeni

Per ricordare Giulio Regeni ci ritroviamo giovedì 18 febbraio alle ore 20 a cena al Bistrò di Torre Pellice. Durante la serata leggeremo insieme il suo ultimo articolo apparso sul Manifesto e ne discuteremo. Per prenotare puoi chiamare al numero 3358317082.

Qua sotto il testo del volantino che annuncia l’iniziativa:

Giulio Regeni uno di noi

Giulio Regeni è stato sequestrato, torturato e ucciso in Egitto dai servizi di sicurezza di una dittatura militare nata sulle ceneri della Primavera araba. Giulio è sparito nel nulla il 25 gennaio, nel quinto anniversario della rivolta di Piazza Tahrir, che aveva buttato giù il precedente dittatore, Mubarak. Giulio era un ricercatore curioso, interessato alle forme di autorganizzazione sociale, ai sindacati indipendenti dei lavoratori egiziani che si battono per la libertà e per una maggiore giustizia sociale.

Noi ci riconosciamo in Giulio.

giulio regeniGiulio, ti riconosciamo come uno di noi.

Noi che abbiamo provato la tua paura nelle celle di Bolzaneto, nella scuola Diaz, nelle piazze e nelle strade di Genova durante il G8 nel 2001 di fronte ad una repressione impazzita. Noi che abbiamo provato la tua curiosità, ogni volta che abbiamo visto donne e uomini in lotta, dalla Val di Susa a Piazza Tahrir in Egitto, da Puerta del Sol a Madrid a piazza Taksim a Istanbul, da piazza Syntagma ad Atene a Zuccotti Park a New York fino ai kurdi che hanno difeso Kobane nel Rojava in Siria.