La giunta di Torre Pellice nega la biblioteca ai “NOTAV”

Venerdì 23 si è svolta una bella serata Notav, con la proiezione del documentario “Archiviato” e la partecipazione tra gli altri di Claudio Novaro, avvocato di Torino, Livio Pepino, storico ex magistrato di Magistratura Democratica, e Alberto Perino, uno dei portavoce del movimento contro il treno ad alta velocità. La serata si è svolta nella sala della società operaia di mutuo soccorso, in via Roma a Torre Pellice, dopo che la giunta ha deciso di non concederci la sala della biblioteca Filippo Scroppo. Qua sotto riportiamo il comunicato che abbiamo letto per denunciare la censura della giunta di Torre Pellice, la sua ottusità e chiusura nei confronti delle voci critiche, e soprattutto la sua pretesa di gestire una sala apparentemente pubblica come un bene privato. In ogni caso c’è stata una bella partecipazione e dibattito, e Alberto Perino ha iniziato la serata dichiarando di essere contento di trovarsi in una sala che sapeva di storia operaia e proletaria, in una sala che sa di lotte. Ci spiace per l’assenza di buona parte della “sinistra” di valle, che ancora una volta perde l’occasione per confrontarsi e aggiornarsi su temi di fondamentale attualità.

Ecco il comunicato letto nella serata di venerdì 23 settembre:

Goffo tentativo della giunta PD di Torre Pellice di non far parlare i No Tav.

Che il PD piemontese veda nel movimento No Tav un vero nemico, era cosa nota. Ma qui a Torre Pellice tutto questo assume un volto grottesco.

Venerdì sera a Torre Pellice parleranno Alberto Perino, storico leader No Tav, e Livio Pepino, notissimo ex magistrato. Presenteranno il documentario “Archiviato. L’obbligatorietà dell’azione penale in Valsusa” che affronta il delicato tema della tutela giudiziaria delle persone offese dai reati commessi dagli agenti e dai funzionari appartenenti alle varie forze dell’ordine e per farlo si avvale di immagini e documenti, per lo più inediti.

Questa serata si svolgerà presso la Società Operaia di via Roma 7 e non, come previsto e richiesto, nella Galleria Scroppo.

Il documentario ,che nei prossimi giorni sarà visto in Senato a Roma, a Torre Pellice non si può infatti  vedere in una sala di proprietà del Comune, perché nel volantino di convocazione c’è il simbolo No Tav!

Così ci è stato spiegato. Esattamente così. Altre associazioni o gruppi sì, ma il simbolo No Tav è inaccettabile per la giunta comunale PD (la giunta, non il consiglio comunale!) di Torre Pellice. Questo era il nodo del problema. E ci è stato detto chiaramente da un membro della giunta. Il resto è fuffa, aria fritta.

Ci è stato spiegato che avremmo dovuto togliere il simbolo no tav, magari dire che Alberto Perino è un capo scout, per far passare la nostra richiesta. Un invito all’ipocrisia, insomma.

Ma noi non abbiamo nulla da nascondere: appoggiamo da sempre il movimento no tav e le sue lotte, siamo stati con loro a Venaus nel dicembre 2005, eravamo a Chiomonte il 3 luglio 2011, ed eravamo quest’estate al Festival Alta Felicità. Siamo stati a mille iniziative e  marce. Siamo ammirati dalla determinazione, dalla fantasia, dalla durata di quel movimento.

Questo è l’ennesimo tentativo, goffo e penoso,  da parte del Partito Democratico (e dei suoi epigoni locali) di non riconoscere la realtà che il movimento No Tav  è un grande movimento sociale, profondamente radicato nel territorio, che esprime una enorme capacità di iniziativa e di mobilitazione, un movimento che dura da oltre dieci anni, a cui sono stati dedicati decine di libri, e che nessun rifiuto o divieto lo può fermare.

Una ottusità incredibile, che non riesce a farsi una ragione che l’attuale sindaca di Torino è No Tav, il sindaco di Pinerolo è No Tav, il sindaco di Grenoble è contro la Tav, che in Parlamento siedono ormai decine di parlamentari No Tav.

Se non fosse grottesco, ridicolo,quella della giunta PD di Torre sarebbe una scelta  grave, un vero e proprio atto di censura, intollerabile.

Questo goffo tentativo di  non concedere la Sala della Galleria Civica Scroppo, nonostante che non fosse utilizzata nella  serata di venerdì, non ci scompone. Faremo la nostra serata alla Società Operaia.  Arroganza e arbitrio non ci zittiranno certo.

Se si voleva affermare che i beni comuni di Torre Pellice sono cosa vostra, teneteveli stretti. Ma sapete certo che siete nel torto.

Torre Pellice, 23 settembre 2016

Foto Marco Alpozzi - LaPresse 23 03 2013 Torino Cronaca I deputati del Movimento 5 Stelle, visitano il cantiere LTF del TAV Torino-Lione a Chiomonte Nella foto: Area del cantiere Foto Marco Alpozzi - LaPresse 23 03 2013 Turin News Member of "Movimento 5 Stelle", visit the LTF construction site of TAV Torino-Lione in Chiomonte In the picture: Construction Site

Venerdì 23 serata NO TAV a Torre Pellice

Venerdì 23 settembre 2016 a Torre Pellice alle ore 21 presso la storica Sala della Società Operaia del Mutuo Soccorso in via Roma 7, si svolgerà un incontro sui temi No Tav. Verrà proiettato il video “Archiviato” e parteciperanno tra gli altri Alberto Perino e l’ex magistrato Livio Pepino.
Vi invitiamo a partecipare e a diffondere la notizia, sarà l’occasione anche per fare il punto sulla situazione del movimento Notav, vista anche la recente notizia degli arresti domiciliari per Nicoletta Dosio, a cui va la nostra solidarietà.
serata NOTAV

Comunicato stampa: 21 aprile assemblea a Luserna sulla centrale a biomasse

mashere antigas

Nel nuovo incontro dei cittadini di Luserna e della Val Pellice che si sono ritrovati insieme il 21 aprile per discutere in quali forme proseguire la protesta contro l’apertura della centrale a biomasse, sono emerse queste proposte:

  1. Avviare una campagna per invitare la popolazione, le imprese e l’amministrazione comunale a scegliere in maniera consapevole di non utilizzare la prevista rete di teleriscaldamento collegata alla centrale, come scelta di consumo consapevole, per ribadire che la popolazione di Luserna è contraria a questa centrale, che non l’ha voluta e non si è potuta esprimere su questa scelta, che comunque non è d’accordo sulla sua collocazione, che è preoccupata per la tutela della qualità dell’aria e per la salute della cittadinanza. La campagna avverrà attraverso la distribuzione, la raccolta e la consegna di centinaia di cartoline firmate dai cittadini.
  2. La centrale è stata aperta il 7 marzo. A partire dal 7 maggio, il 7 di ogni mese, organizzeremo un presidio a Luserna per ribadire la nostra contrarietà alla centrale. Invitiamo la cittadinanza al primo appuntamento previsto  per sabato 7 maggio alle ore 10 davanti al Comune di Luserna.
  3. Sarà presentata al Consiglio comunale di Luserna una interpellanza per richiedere quali e quanti controlli siano stati fatti nei primi due mesi dai Vigili Urbani, dalla Guardia di Finanza o da altri organi, sul materiale che viene portato nella centrale a biomasse di Luserna per verificarne la compatibilità, come annunciato nell’assemblea del 9 marzo scorso.
  4. Sarà presentata al Consiglio comunale di Luserna una interpellanza per segnalare la lamentela di alcuni cittadini che abitano vicino alla centrale, che lamentano un rumore continuo e fastidioso.
  5. Rispetto alla “Nota integrativa osservazioni Legambiente Val Pellice sulla centrale a Biomasse inviata al Comune di Luserna” che fa riferimento al recente DM 26 giugno 2015 (decreti attuativi della legge sull’efficienza energetica degli edifici), leggendo il Decreto con attenzione, si evince semplicemente che (giustamente) la legge prevede la sola predisposizione tecnica degli allacci a reti di teleriscaldamento (esistenti o in progetto entro un raggio di 1km) per edifici nuovi, ad alta efficienza energetica o per importanti ristrutturazioni. Prevede la predisposizione dell’allaccio, non l’allaccio! E solo per gli edifici nuovi o per quelli sottoposti ad importanti ristrutturazioni, non per l’esistente, come tutti avevano invece capito dall’intervento di un esponente di Legambiente nell’incontro del 24 marzo. Quindi non c’è nessun obbligo ad allacciarsi, ma questo è frutto di una scelta.
  6. A differenza di Legambiente Valpellice che chiede al Comune di Luserna di collaborare con la Città Metropolitana  per attuare il teleriscaldamento (e cioè di tenerci per sempre la centrale!), chiediamo al Comune di non farsi assolutamente intimorire da una incredibile lettera della Città metropolitana del 15 aprile scorso, che chiede, con sospetta tempestività, di giustificarsi sul perché non si voglia utilizzare quella rete di teleriscaldamento (che attualmente neanche esiste!).

Serata pubblica – giovedì 24 marzo ore 18

Difendiamo  l’aria buona della Valle! La Centrale a biomasse è nociva!

Un dato è certo: l’aria della Val Pellice fino a gennaio era un’aria pulita, certo molto più pulita di quella che si respira normalmente nelle città della pianura padana. Questa è una buona notizia, ma noi vogliamo difendere quell’aria pulita, per noi e per i nostri figli!

L’assemblea voluta dall’amministrazione comunale di Luserna del 9 marzo ha dimostrato in modo evidente che noi, cittadini di Luserna continuiamo  ad essere contrari alla Centrale a biomasse, che non abbiamo alcuna intenzione di darci per vinti solo perché la centrale ha iniziato a funzionare e che non resteremo un anno con le mani in mano ad aspettare i dati dell’Arpa sulla qualità dell’aria.

  • Continuiamo a contestare la insensata collocazione della centrale nella vicinanza di abitazioni e impianti sportivi (e i tecnici dell’agenzia Metropolitana non hanno saputo spiegare in maniera convincente come sia potuto accadere che sia stato autorizzato un impianto di questo tipo in quel luogo).
    • Continuiamo a pensare che la centrale a biomasse non stia svolgendo alcuna funzione di pubblica utilità per la cittadinanza in quanto l’impianto di cogenerazione termica (obbligatoria per legge) al momento è solo un insieme di linee sulla carta. Il sindaco di Luserna ha detto che il Comune non intende allacciare alcun edificio pubblico a questo eventuale impianto.  Anzi crediamo che la lotta contro la centrale debba ripartire da qui, dall’impegno nel convincere  cittadini e imprese locali al non collegarsi all’impianto di cogenerazione termica della centrale, come manifestazione evidente del disaccordo con la presenza dell’impianto stesso.
    • Continuiamo a pensare che sia assurdo che, come spiegato dai tecnici provinciali, l’energia erogata dalla centrale va per il 20% in elettricità, mentre l’80% viene sprecato perché manca la rete di teleriscaldamento, quindi la centrale ha una resa bassissima.
    • E’ sempre più chiaro che, come hanno detto i tecnici della Città metropolitana (l’ex Provincia),  l’unica logica nell’apertura della centrale di Luserna sia la logica del guadagno individuale di un singolo imprenditore ed è legata soltanto all’incentivazione statale sulla produzione di energie cosiddette “rinnovabili” (esattamente come nel caso delle centraline idroelettriche che infestano i fiumi della Valle). Senza quegli incentivi l’imprenditore non avrebbe mai aperto quella centrale. Cioè, ci danneggia l’aria che respiriamo pagato con i nostri soldi!

 

  • Non siamo disposti a svendere la nostra salute per risparmiare quattro soldi!!!

 

  • E’ evidente che  è semplicemente demenziale l’assenza di un piano strategico territoriale che regoli la nascita e la collocazione di questo tipo di impianti.

Per questo, come Comitato per i Beni Comuni della Val Pellice, invitiamo il Comitato Luserna Attiva (che ha raccolto oltre 2.000 firme contro la centrale e che ha promosso le iniziative legali per ritardarne almeno l’apertura), le altre associazioni e soprattutto i cittadini ad incontrarsi per organizzare il proseguimento della giusta opposizione a questa nocività, non lasciando da soli le persone che abitano vicino alla centrale.

Vediamoci per una riunione

Giovedì 24 marzo ore 18

Sala d’arte comunale via ex Deportati e internati

Luserna San Giovanni

Comunicato stampa sull’assemblea del 9 marzo.

Il Comitato Beni Comuni Val Pellice rispetto all’assemblea sulla centrale a biomasse del 9 marzo svoltasi presso il Teatro Santa Croce di Luserna ritiene che:

1.       sia stato positivo questo primo momento di informazione promosso dall’amministrazione lusernese, ma non possiamo accontentarci di fare domande ai tecnici dell’Agenzia Metropolitana e aspettare un anno con le mani in mano i prossimi dati;

2.       sia positivo che attualmente, cioè prima dell’apertura della centrale a biomasse, sulla base delle rilevazioni dell’Arpa l’aria della Valle è sostanzialmente un’aria sana: questo è bene comune da preservare con attenzione;

3.       sia emersa in maniera chiarissima l’opposizione della popolazione lusernese all’apertura della centrale a biomasse;

4.       sia emersa in maniera altrettanto chiara l’incredibile capacità dei tecnici dell’Agenzia Metropolitana di eludere ogni domanda diretta, a fronte di interventi molto accorati e puntuali da parte della platea, e che questa capacità di svincolarsi si esprima nel trincerarsi dietro un linguaggio specialistico e lo sbandieramento di dati e cifre da “addetti ai lavori”.

5.       la collocazione della centrale nella vicinanza di abitazioni e impianti sportivi sia semplicemente insensata, e i tecnici dell’agenzia Metropolitana non abbiano saputo spiegare in maniera convincente perché sia stato autorizzato un impianto di questo tipo in quel luogo;

6.       sia emerso che attualmente la centrale a biomasse non sta svolgendo alcuna funzione di pubblica utilità per la cittadinanza in quanto la prevista rete di cogenerazione termica al momento è solo un insieme di linee sulla carta; il sindaco di Luserna ha confermato che il Comune non intende allacciare alcun edificio pubblico a questo eventuale impianto;

7. sia stato erroneamente affermato da un tecnico e riportato da un giornale locale che “la caffarel è già allacciata”, mentre è ben noto che tale collegamento non esiste e non si conosce neppure se la Caffarel abbia intenzione di allacciarsi;

8. sia stato spiegato dai tecnici che l’energia erogata dalla centrale va per il 20% in elettricità, mentre l’80% viene sprecato perché manca la rete di teleriscaldamento, quindi la centrale ha una resa bassissima;

9. sia stato confermato dai tecnici che l’attivazione della rete di teleriscaldamento è obbligatoria per legge (trattandosi di centrale di cogenerazione termica ed elettrica); ma gli stessi tecnici non hanno saputo spiegare i tempi e le modalità per fare rispettare tale obbligo, e come arrivare alla chiusura della centrale in caso di mancata attivazione della cogenerazione;

10.       sia emersa  una indicazione condivisa nel richiedere ai cittadini e alle imprese locali di non collegarsi all’impianto di cogenerazione termica della centrale, come manifestazione evidente del disaccordo con la presenza dell’impianto stesso;

11.       sia positiva la scelta dell’attuale amministrazione di richiedere all’Arpa il monitoraggio dell’aria che verrà effettuato in due momenti nel corso del 2016;

12.       sia negativa l’assenza degli amministratori degli altri Comuni della Valle, a partire dagli amministratori di Torre Pellice; i tecnici dell’Agenzia Metropolitano hanno dichiarato che nessuna altra amministrazione dei comuni della Valle ha richiesto il monitoraggio dell’aria;

13.      sia emerso chiaramente che l’unica logica nell’apertura della centrale di Luserna sia la logica del guadagno individuale di un singolo imprenditore e sia legata soltanto all’incentivazione statale sulla produzione di energie cosiddette “rinnovabili” (esattamente come nel caso delle centraline idroelettriche che infestano i fiumi della Valle); senza quegli incentivi i proprietari dell’impianto non avrebbero mai aperto quella centrale;

14.   sia semplicemente demenziale l’assenza di un piano strategico territoriale che regoli la nascita e la collocazione di questo tipo di impianti.

Per questo, come Comitato per i Beni Comuni della Val Pellice, invitiamo la cittadinanza a organizzare e manifestare una giusta e ferma opposizione a questa nocività, non lasciando da sole le persone che abitano vicino alla centrale.

per Giulio Regeni

Per ricordare Giulio Regeni ci ritroviamo giovedì 18 febbraio alle ore 20 a cena al Bistrò di Torre Pellice. Durante la serata leggeremo insieme il suo ultimo articolo apparso sul Manifesto e ne discuteremo. Per prenotare puoi chiamare al numero 3358317082.

Qua sotto il testo del volantino che annuncia l’iniziativa:

Giulio Regeni uno di noi

Giulio Regeni è stato sequestrato, torturato e ucciso in Egitto dai servizi di sicurezza di una dittatura militare nata sulle ceneri della Primavera araba. Giulio è sparito nel nulla il 25 gennaio, nel quinto anniversario della rivolta di Piazza Tahrir, che aveva buttato giù il precedente dittatore, Mubarak. Giulio era un ricercatore curioso, interessato alle forme di autorganizzazione sociale, ai sindacati indipendenti dei lavoratori egiziani che si battono per la libertà e per una maggiore giustizia sociale.

Noi ci riconosciamo in Giulio.

giulio regeniGiulio, ti riconosciamo come uno di noi.

Noi che abbiamo provato la tua paura nelle celle di Bolzaneto, nella scuola Diaz, nelle piazze e nelle strade di Genova durante il G8 nel 2001 di fronte ad una repressione impazzita. Noi che abbiamo provato la tua curiosità, ogni volta che abbiamo visto donne e uomini in lotta, dalla Val di Susa a Piazza Tahrir in Egitto, da Puerta del Sol a Madrid a piazza Taksim a Istanbul, da piazza Syntagma ad Atene a Zuccotti Park a New York fino ai kurdi che hanno difeso Kobane nel Rojava in Siria.

Serata pubblica sulle centraline idroelettriche

Il 9 luglio 2015 abbiamo organizzato una serata pubblica sul tema dello sfruttamento idroelettrico a Torre Pellice, nella sala Filippo Scroppo della Biblioteca Comunale. Si può ascoltare un commento rilasciato da Marco Baltieri, che era il relatore della serata, a Radio Beckwith, cliccando al link qua sotto: