Dossier sulle biomasse

Abbiamo preparato un dossier sulla centrale a biomasse di Luserna, perché pensiamo sia importante che tutti si informino su una faccenda importante come questa. Il materiale, reperito da diversi documenti, siti internet, è un punto di partenza, uno spunto per una approfondita riflessione sulla qualità della nostra vita. Cosa vogliamo respirare? Domanda apparentemente semplice, ma in quest’epoca di propaganda “biomassista”, appare ineludibile. Qua sotto il link al dossier in formato .pdf da diffondere e l’introduzione del dossier.

dossier biomasse febbraio 2016

Tutto quello che avreste dovuto sapere sulla centrale a biomasse e non vi hanno mai detto.

A Luserna San Giovanni da qualche giorno ha iniziato la sua attività la centrale a biomasse.

Dopo una lunga e travagliata vicenda giudiziaria e varie modifiche del progetto iniziale, l’iter autorizzativo della Città Metropolitana di Torino ha consentito la messa in funzione dell’impianto. Questo è avvenuto nonostante l’opposizione di due amministrazioni comunali, l’attuale e la precedente, e l’opposizione popolare espressa anche con una raccolta di oltre 2.000 firme. Il motivo per cui non si è ottenuto di bloccare il progetto possiamo leggerlo nella autorizzazione alla costruzione rilasciata dalla Città Metropolitana in data 18 giugno 2012. Così recita uno dei punti della autorizzazione: “il dissenso espresso dalla amministrazione comunale sotto il profilo urbanistico ed edilizio preso in adeguata considerazione ponderando le esigenze di pianificazione e programmazione del territorio con quelle di rilievo comunitario connesse all’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili”. Come dire: “ È l’Europa che lo chiede”, ed in questo caso sono stati molto solerti ad accettare questa “richiesta” europea.

Denunciamo la follia di una legge, e dei vari regolamenti ad essa collegati, che consente ad un singolo imprenditore, con il paravento dell’Europa, di realizzare un impianto con un importante impatto sul territorio senza che il territorio stesso possa esprimersi ed eventualmente bloccare tale progetto. Siamo convinti che dietro questo sistema, diffuso a livello nazionale, ci sia una potente lobby che riesce a condizionare le scelte politiche. Parte in causa è certamente il Partito Democratico, che governa a livello nazionale, regionale e nella Città Metropolitana, e che avalla tale situazione. Va ricordata anche la responsabilità della amministrazione precedente di Luserna San Gionvanni, sempre di area del centro sinistra, per non essersi opposta convintamente e coerentemente sin dal nascere di questa vicenda.

A questo punto, con l’avvio del funzionamento dell’impianto, come comitato beni comuni Val Pellice, riteniamo necessario provare a dare ai cittadini dell’intera Valle l’informazione che finora nessuno ha dato su questo impianto.

Riteniamo che proprio la corretta informazione sia fondamentale per creare consapevolezza nei cittadini.

Vorremmo anche che questa vicenda diventi un esempio per tutta la Val Pellice, perché situazioni del genere non si ripetano più in futuro.

Centrale a biomasse a Luserna San Giovanni

centrale-biomasse-foto

Non bruciamo il nostro futuro!

Nessuno riuscirà a convincerci che nel 2016 abbia senso avviare un impianto di tipo industriale nel centro di Luserna San Giovanni. Siamo (quasi) sicuri che le emissioni della centrale a biomasse,

salvo incidenti, resteranno sempre entro i limiti massimi stabiliti dalla legge, ma non ci consola essere inquinati a termini di legge!

Con la messa in funzione della centrale a biomasse tutti subiremo certamente questi effetti collaterali:

Peggiorerà la qualità dell’aria e del suolo, perchè tutta la produzione di elementi inquinanti è aggiuntiva rispetto a quelli già presenti.

Avrà un effetto negativo sulla vocazione turistica dell’intera valle, un impianto di questo tipo pregiudica negativamente i flussi turistici che puntano ad una alta qualità ambientale.

Compromette le attività agricole e di allevamento, in particolare quelle di tipo biologico.

Aumenta, a termini di legge, i rischi sanitari cancellando ogni principio di precauzione.

Deturpa il paesaggio nell’area attrezzata più estesa, dal punto di vista ludico-sportivo, dell’intera Valle.

Compromette qualsiasi possibilità di riqualificare questa intera area.

Svaluta in modo consistente il patrimonio edilizio di una vasta zona attorno alla centrale.

Non porta nessun beneficio dal punto di vista occupazionale ed economico.

Aumenta in modo importante il traffico di autocarri in transito nel punto della Valle già pesantemente condizionato dal traffico.

Per la somma di tutti questi effetti incide negativamente ben oltre i confini del Comune di Luserna San Giovanni.

Non accettiamo che tutti questi effetti negativi, anche se fossero contenuti nei limiti massimi consentiti dalle leggi, siano indotti dall’unico scopo della centrale che è quello di creare profitto.

Cliccando qua si può scaricare questo volantino in formato .pdf comodo da stampare e diffondere.